RESTO QUI di Marco Balzano
adattamento teatrale e regia Francesco Niccolini, con Arianna Scommegna e Mattia Fabris, scene Antonio Panzuto, costumi Emanuela Dall’Aglio, luci Alessandro Verazzi, musiche originali DIMITRI GRECHI ESPINOZA
produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO, PICCOLO TEATRO DI MILANO - TEATRO D’EUROPA
Trina ed Erich
Due voci. Due testimoni. Due vittime.
Siamo a Curon, in Val Venosta. Un paese tra le montagne, a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Un paese che non c’è più. Trina ed Erich raccontano la storia di una comunità cancellata. Travolta non dalla guerra – che pure l’aveva attraversata due volte – ma dal cosiddetto progresso. Una diga, un lago artificiale, e centinaia di famiglie costrette a lasciare le proprie case, sommerse per sempre dall’acqua.
L’adattamento teatrale di Resto qui, il romanzo di Marco Balzano, dà voce a una memoria che non vuole affondare. Arianna Scommegna e Mattia Fabris interpretano Trina ed Erich: moglie e marito, narratori e personaggi, testimoni e – a volte – anche carnefici. Attraverso un intreccio di narrazione e dialoghi, ricostruiscono frammenti di una tragedia dimenticata, fatta di scelte dolorose, resistenza e perdita. Due versioni della stessa storia, diverse e complementari, che si inseguono come in un Rashomon alpino. Un racconto di dignità, dolore e umanità, offerto al pubblico come un atto d’accusa e d’amore. Perché si può perdere tutto: la casa, la patria, persino una figlia. Ma non la voce.
E non la forza di ricordare.