STAGIONE 2023-24 e 2024-25
ALLEGRO BESTIALE - viaggio ai confini della biodiversità
Uno spettacolo di e con la Banda Osiris e Telmo Pievani
In un futuro abbastanza prossimo il prof. Telmo Pievani, accompagnato da una robottina virtuale, viene in contatto con quattro archivisti-musicisti un poco strampalati sopravvissuti negli anni. Grazie agli strumenti scientifici e musicali a disposizione, tra sonorità immersive e realtà diminuite, badanti virtuali, il professore può viaggiare indifferentemente nel passato, nel presente e nel futuro dell’Italia alla scoperta di un patrimonio tra i più significativi in ambito europeo per il numero totale di specie animali e vegetali presenti.
Si inizia così un viaggio in un’Italia che era e non è più: un territorio ricco in modo inverosimile con una biodiversità unica e diversificatissima. Quasi come Goethe nella penisola dimenticata e devastata da una desertificazione non solo di flora e fauna ma anche dell’anima, inizierà una peregrinazione surreale e comica tra creature reali e immaginarie.
Tra Sergio Endrigo nell’Arca di Noè e il rospo ululone, il Rondone di Montale e la Pernice bianca, Modugno con il suo Volare, la Quaglia tridattila e la lucertola blu dei faraglioni di Capri, ammiriamo una fauna che si riprende i suoi spazi, come se si autodeterminasse in una nuova Arca di Noè.
Ci si rende conto che camminiamo sopra un tesoro, che stiamo dilapidando a forza di consumare il suolo, di cementificare, di imbrigliare i fiumi, di inquinare.Il riscaldamento climatico peggiora la situazione, anche se le piante e gli animali si stanno adattando, salendo in quota, e spostandosi. Durante la pandemia abbiamo visto che appena ci siamo chiusi in casa gli animali selvatici si sono ripresi i loro spazi. A causa dell’abbandono di montagne e boschi, in Italia sono tornati lupi, orsi, linci, sciacalli dorati, persino i castori. Altri animali hanno imparato a vivere benissimo attorno a noi, approfittando di noi, soprattutto cinghiali, volpi, cornacchie e gabbiani.
Continuerà a succedere anche in futuro?
Il succo del discorso è che dobbiamo prenderci cura della nostra biodiversità senza troppi pensieri e discorsi inutili, perché non abbiamo alcun diritto di distruggerla e non ci conviene neppure farlo. Insomma, essere un poco più immersi al pari degli altri animali.
In un format ormai sperimentato e sicuro (“Finalmente il finimondo”, “Il maschio inutile”, “AquaDueO”), che ha la genialità di unire scientificità e leggerezza d’animo, dove musica e discorsi scientifici si intersecano tra di loro in un tutt’uno drammaturgico, lo spettacolo si distende comunicando in modo semplice ma profondo a tutte le fasce di età. Del resto proprio Goethe sosteneva che il vero scienziato è l'artista, perchè riesce a penetrare l'ordine intimo delle leggi naturali e a restituircelo non solo con lo spirito freddo e calcolatore del ricercatore ma unendo ad esso sentimenti, filosofia, estetica e, in questo caso, molta ironia. Noi umani infatti ci crediamo al centro del mondo, ma non siamo per niente indispensabili.
Abbiamo cambiato il mondo, per depredarlo, e adesso facciamo fatica ad adattarci al mondo che noi stessi abbiamo stravolto. Ci siamo infilati in una trappola evolutiva, altro che sapiens! E allora noi diventeremo l’archeologia romantica dei Goethe del futuro, che si aggireranno estasiati e pensosi tra le nostre rovine.
ALLEGRO BESTIALE non è un racconto apocalittico e catastrofista. Al contrario, è un invito a pensare alle interconnessioni tra noi e tutti gli altri esseri viventi, in particolare in Italia, dove la diversità biologica è altissima ma lo è anche quella culturale: dei cibi, dei dialetti, delle tradizioni. Anche la biodiversità delle piante e degli animali che noi addomestichiamo è importante, ci dà da vivere ogni giorno. Dentro la biodiversità si nascondono un sacco di suggerimenti su nuovi cibi, nuovi farmaci, nuovi bio-materiali sostenibili. Difendere la biodiversità è anche una questione di giustizia verso le generazioni future, alle quali rischiamo di consegnare un’Italia più povera, più instabile, più difficile da vivere.
ALLEGRO BESTIALE, oltre ad essere un atto d’accusa contro l’Homo, poco, ma molto poco, sapiens, è uno strampalato viaggio alla scoperta di quale sarà
il nostro futuro. Anche se il futuro è molto più prossimo di quel che si pensa…
Lo spettacolo si costruisce su una unitarietà tra musica suonata dal vivo, uso “improprio” degli strumenti musicali che si iperbolizzano fino a diventare animali, narrazioni scientifiche e poetiche con una forte vena umoristica e immagini sia fisiche che in video.
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La residenza dello Spettacolo "Allegro Bestiale" presso il Teatro Cristallo è stata realizzata nell’ambito di PASSO NORD, centro regionale residenze artistiche Trentino - Alto Adige/Südtirol sostenuto da MiBAC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano.
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Francesca Lazzaro - Davide Dellai
0471/202016
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