GIOVANNA DEI DISOCCUPATI
Un apocrifo brechtiano
di e con Natalino Balasso e con Giovanni Anzaldo, Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave
regia Andrea Collavino
luci Cesare Agoni, drammaturgia Natalino Balasso
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
in collaborazione con Corvino Produzioni
In un tempo in cui i diritti si celebrano più nei convegni che nella vita reale, Giovanna dei disoccupati prende la parola. E la prende con forza. È un’opera che guarda al presente con gli occhi di Brecht, ma con le parole – e la rabbia lucida – di oggi. Natalino Balasso ci guida in un racconto feroce e ironico, che prende spunto dalla Santa Giovanna dei Macelli ma la reinterpreta in chiave attuale, tra crisi economiche riciclate, sfruttamento 4.0 e menzogne ben confezionate nel Discorso Pubblico. È un teatro che non consola: smaschera. Non urla: punge. Perché oggi, più che mai, serve un teatro che metta in scena i silenzi imposti, la voce sottratta agli umili, il sottile meccanismo che trasforma gli inganni del potere in verità condivise. Una nuova Giovanna, senza aureola né fiamme, ma con una disperata voglia di giustizia. Una crociata laica, in cui la fede è solo quella nella dignità umana.
Rassegna In Scena 25/26 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano