> ideazione e regia: Paolo Fanini
> testi: Maura Pettorruso e Paolo Fanini
> drammaturgia: Maura Pettorruso
> con: Maria Giulia Scarcella (in scena e in video), Stefano Detassis, Maria Diletta e Giovanni Biondani (in video)
> e con i musicisti:
Elisa Amistadi - voce
Renza Tavernini - pianoforte e voce
Michele Fanini - chitarre, tastiere, programmazioni e voce
Massimo Cristofolini - basso elettrico
> disegno luci: Guido Girardi
> fonico: Giacomo Plotegher
> coreografie: Simone Zitelli e Sebastian Petris messe in scena da allieve/i del quinto anno del Liceo Coreutico Bonporti di Trento
> produzione: Fondazione Famiglia Materna di Rovereto
> progetto realizzato con il sostegno di Gruppo Autonomie per il Senato e di Regione Trentino-Alto Adige/Suedtirol
La violenza sulle donne rappresenta sicuramente uno degli aspetti più drammatici e problematici della società in cui viviamo ed è partendo da queste considerazioni che prende forma Voci Negate, una messa in scena costruita con un originale
intreccio di recitazione, immagini, coreografie e musiche suonate dal vivo.
Lo spettacolo racconta di una coppia e di quanto il vissuto della stessa sia stato contrassegnato dal ripetuto ricorso alla violenza dell'uomo nei confronti della donna. La protagonista femminile rivive i momenti di profonda sofferenza e il percorso attraverso il quale riesce dopo anni, ad acquisire la consapevolezza necessaria a sottrarsi definitivamente a un rapporto che ha rappresentato una sorta di trappola dalla quale non ha trovato in precedenza, per una molteplicità di motivazioni, la forza di liberarsi. La protagonista racconta di come, sia pur tra innumerevoli difficoltà, si appresta ad affrontare il proprio futuro con determinazione e una nuova consapevolezza. Lo fa ampliando le sue riflessioni anche a una serie di considerazioni che riguardano più in generale la condizione della donna nella società in cui viviamo.
Lo spettacolo, attraverso momenti di narrazione fortemente simbolica, musiche eseguite dal vivo da un gruppo di musicisti tra i quali spicca per le sue notevoli doti vocali Elisa Amistadi, coreografie particolarmente evocative e suggestive immagini, intende rappresentare la condanna di qualsiasi forma di prevaricazione e violenza nei confronti delle donne da parte dell'uomo.