> gruppo teatrale La Betulla (Nave – Bs) > da un’idea di Mariasole Bannò > testo Andrea Albertini > regia Bruno Frusca
durata: 70'
Sei donne, le loro vite, il loro straordinario contributo al mondo della scienza, un mondo che spesso le ha ignorate, un mondo abituato a declamare i successi maschili ed affossare quelli femminili, un mondo che non poteva accettare che una donna eguagliasse, se non addirittura superasse, un uomo, come se la virilità fosse garanzia di successo. Questo spettacolo mette in luce sei donne, esempio di pensiero critico applicato alla scienza, alla fisica, alla tecnica, alla matematica. Verranno messe in scena le vite e le scoperte di Ada Lovelace Byron che nella prima metà dell’ottocento ha prodotto un algoritmo per generare i numeri di Bernoulli ideato per essere elaborato da una macchina; Mariam Al Ijliya, che visse nel 900 d.c., astronoma e creatrice di astrolabi; Marie Curie, chimica e fisica polacca, insignita di ben due premi Nobel per i suoi studi sul radio e sul plutonio; Hedy Lamarr, attrice e inventrice austriaca naturalizzata americana; Mileva Maric, fisica serba, una delle prime donne a studiare al politecnico di Zurigo e prima moglie di Albert Einstein, che ha quasi certamente partecipato attivamente agli studi sulla relatività di Einstein; Sofia Kovalevskaya, matematica e scrittrice russa, prima donna del nord Europa ad ottenere una cattedra universitaria in Svezia, nel 1889. Le donne hanno solo bisogno di essere riconosciute, di essere guardate. Scorre davvero sotto la loro pelle una chimica invisibile forse a loro stesse, un flusso fatto di emozioni e materia che le imprigiona e allo stesso tempo le rende libere, le rende uniche.
Rassegna Buona domenica a teatro - UILT