di Matteo Righetto > con Andrea Pennacchi, Giorgio Gobbo > regia Giorgio Sangati > musiche originali e drammaturgia musicale di Carlo Carcano e Giorgio Gobbo > musiche orchestrali di Carlo Carcano > assistente alla regia Nicolò Sordo > scene Alberto Nonnato > luci Paolo Pollo Rodighiero > collaborazione costumi Barbara Odorizzi > spettacolo sostenuto e promosso da Alperia
durata: 75'
Il disastro ambientale che ha travolto l’arco dolomitico del bellunese diventa spunto per questo progetto di teatro civile.
E’ il mese di ottobre del 2018 quando la tempesta “Vaia” devasta le Alpi orientali spazzando via 16 milioni di alberi, che, messi in fila uno dopo l’altro, coprirebbero grosso modo la distanza che ci separa dalla luna. Lo scrittore Matteo Righetto, ricostruisce con precisione i fatti in una sorta di delicatissimo requiem per una montagna violentata e abbandonata. Un racconto corale che ci fa rivivere senza retorica l’orrore di quei giorni attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi: il muratore Silvestro, Paolo, un giovane studente e la vecchissima Agata. Il regista Giorgio Sangati affida all’ironia e all’umanità di Andrea Pennacchi il racconto di questo immane disastro naturale, creando una narrazione a più voci che ci ricorda quanto sia fragile il pianeta in cui viviamo. La parte musicale è affidata alle musiche originali di Giorgio Gobbo e Carlo Carcano che ne hanno curato anche la drammaturgia.
IN SCENA - Teatro Cristallo in collaborazione col Teatro Stabile di Bolzano