Partitura sentimentale per biblioteche
un progetto di Lucia Calamaro / con Riccardo Goretti, Simona Senzacqua / e con Lorenzo Maragoni, Cristiano Moioli, Cristiano Parolin, Filippo Quezel, Susanna Re della Compagnia Giovani del TSV – Teatro Nazionale / produzione TSV – Teatro Nazionale / in collaborazione con l’Università agli Studi di Padova
Vorrei ritrarre all’inizio la biblioteca di quartiere di una citta d’inverno. Un antro di calore casualmente molto ben fornito per passione singolare della direttrice, con 3 o 4 impiegati fissi. Questi ranghi di libri e tavoli a volte singoli a volte condivisi diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza, di un’umanità varia e spesso disperata o problematica o chissà, particolarmente felice[...] una commedia umana svariata, innamorata, felice, spiazzata, dolente tutta china su delle pagine di carta che girano e girano e penne che scrivono e graffiano i fogli fino a diventare, a volte, un concertato musicale. [...] poi, a momenti, ad uopo, vorrei che grazie a movimenti di scaffali e cambio di personaggi quella biblioteca si trasformasse ed echeggiasse tutte le biblioteche del passato – la parte per il tutto - e fosse simbolo e segno di tutte le mitiche biblioteche del mondo e potesse cambiare scala, al momento giusto, tempo e forma e diventare alcune delle biblioteche più famose della storia dell’umanità, con qualche ben scelto abitante dell’epoca: quella inventata da Borges, dove c’è tutto il sapere passato, presente futuro; la biblioteca benedettina dell’Abbazia di San Gallo in Svizzera, dove Umberto Eco ha girato il Nome della Rosa, patrimonio dell’Unesco; la biblioteca del monastero di Strahov a Praga in Repubblica Ceca, tra le raccolte di libri antichi più prestigiose del mondo; la biblioteca Nazionale di Parigi che conserva qualcosa come 30.000.000 libri; la biblioteca Oratoriana dei Girolamini a Napoli, dove Giambattista Vico era di casa, la biblioteca Vaticana, di difficilissimo accesso, culla dei più scandalosi segreti della storia d’ Occidente e d’Oriente… E poi le biblioteche dell’antica Università di Padova che celebra nel 2022 i suo 800 anni e che saranno luogo di studio e di suggestione. [...] Allora forse è proprio lì, [...] tra un tavolo e l’altro… che l'umano accorato, assorto, in preda a stati d’animo fondamentali che definiscono il mondo, forse è proprio lì che l’umano facendosi poi voce, ma corpo e teatro, resiste. Combatte. E sta.
Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano