Arlecchino muto per spavento
Martedì 19 Marzo 2024, 20:30
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con (in o.a.) Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De FranceschiPierdomenico Simone, Michele Mori, Stefano Rota, Maria Luisa ZaltronMarco Zoppello scenografia Alberto Nonnato costumi Licia Lucchesedisegno luci Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighieromaschere Stefano Perocco di Medunasoggetto originale e regia Marco Zoppelloduelli Massimiliano Cutrera consulenza musicale Ilaria Fantin trucco e parrucco Carolina Cubriaassistente alla regia Francesca Botti assistente mascheraia Tullia Dalle Carbonare produzione StivalaccioTeatro in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano > Teatro Stabile del Veneto > Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Civico di Schio

 

Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù. 1716. Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto! Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (omen nomen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale.

Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento! StivalaccioTeatro decide di portare in scena nove attori su di un canovaccio inedito, poggiandosi sull’arte attorale e quindi sugli strumenti propri del commediante dell’arte: la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione. Scegliere Arlecchino oggi significa, per la compagnia vicentina che ha fatto del teatro popolare la propria bandiera, ritrovare il pubblico dopo un periodo di forzato distacco, di terribile crisi umana e sociale. Un po’ ripercorrendo le orme di quel tanto amato spettacolo in maschera con il quale il maestro Strehler decise di inaugurare il proprio teatro, in quell’Italia da ricostruire del 1947. Uno spettacolo dove gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano tra le smorfie inamovibili delle maschere. Dove gli intrecci si ingarbugliano sull’equivoco e lentamente si dipanano tra le dita dei personaggi. Ma se queste esili trame, se questo mondo surreale e fantastico, eco lontano di uno splendore teatrale italiano, eclettico equilibrismo sul filo della storia e della tradizione, se queste eteree figure ci permetteranno di abbandonarci ad una gioia senza peso e senza tempo, forse in quel preciso istante ritroveremo un briciolo di poesia.

 

Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano

Luogo Teatro Cristallo, via Dalmazia 30, Bolzano
Biglietti: 17 € intero / 12 € Cristallo Card / 7 € Cristallo Card young
Abbonamento (14 spettacoli): 100 € Primavera (sottoscrivibile dal 15 al 31/05/2023) - 110 € intero / 85 € under 26

L'abbonamento è sottoscrivibile solo presso la cassa del Teatro Cristallo (non online né tramite app o biglietteria automatica).
I biglietti per questo spettacolo saranno acquistabili a partire dal 20 settembre 2023 presso la cassa del Teatro Cristallo, sull'app Teatro Cristallo Bolzano, dal totem automatico posizionato fuori dal Teatro Cristallo oppure online direttamente qui https://ticket.midaticket.it/teatrocristallo/Events

 
 
 
 
 

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