SPETTACOLO ANNULLATO per un problema di salute di un'attrice. Un eventuale recupero sarà comunicato su questo sito.
> Compagnia Grandi Manovre (Forlì - CE) > tratto da “Le sas” di Michel Azama > traduzione a cura del Dipartimento di interpretazione e traduzione Università di Bologna, Campus di Forlì > con Beatrice Buffadini e Francesca Fantini > elaborazione drammaturgica e regia Loretta Giovannetti > idea progetto luci Giorgio Cervesi Ripa > illuminotecnica Adler Ravaioli > musiche originali Renato Billi
durata: 75'
“La Soglia è uno spettacolo immerso in un luogo senza tempo,
perché il carcere smembra le giornate e le anime. E’ uno strano viaggio tra più mondi, con risvegli sudati e rabbiosi, dolore malcelato, inaspettate e graffianti tenerezze, ribellioni incoscienti come un urlo senza voce. Il testo di Michel Azama, drammaturgo francese vivente, tradotto appositamente per Grandi Manovre, dall’Università Traduttori e Interpreti di Bologna – Campus di Forlì, ha messo alla prova la compagnia in una vertigine straordinaria, violenta e dolorosa. Un percorso scenico esaltante e atemporale, dove ritmo, contrasti e crudele poesia, raccontano una storia vera di una Donna (la Liberante) che sta per uscire dopo 16 anni di prigione e cerca di dar vita ai suoi ricordi, agli incontri, al bisogno di contatto umano per sopravvivere, alle anime perdenti e indispensabili, incontrate nel suo viaggio rinchiuso tra quattro mura…
È una regia di contrasti, di colori che cambiano improvvisamente, di pochi oggetti scenici che diventano panchina, cella, letto a castello, guardiola… È uscire a ritrovare una Libertà complicata, piena di incognite ma desiderata disperatamente. Un po’ come tutti noi in questi tempi complicati… Il percorso di messa in scena è stato un rischio giocato assieme a 2 attrici che hanno sposato totalmente il progetto e si sono innamorate della potenza del tema, condividendo la mia scelta di trasformare drammaturgicamente, un lungo monologo in una dinamica sfaccettata a due e, bontà loro, si sono affidate totalmente a me come persona, come donna che in carcere ha lavorato tanti anni e soprattutto come regista.
Ci sono lacrime nel cuore, che non arrivano agli occhi….
Buona domenica a teatro - UILT