> Filodrammatica Lucio Deflorian (Tesero - TN) > coreografie Angela Deflorian > regia e scenografia Michele Longo
durata: 80'
Nel 1872, pochi mesi dopo la nascita della “Filo” di Tesero, si pubblicava a puntate come appendice su “Le Temps”, Le Tour du monde en quatre-vingts jours, il romanzo forse più conosciuto di Jules Verne, che in pochi mesi venne stampato in volume e distribuito nelle librerie di tutta Europa. Lo spettacolo prende spunto, nella finzione teatrale, dagli accadimenti del 1872: durante una prova, a Tesero, della neonata Filodrammatica, (i documenti riportano il 12 luglio 1871) uno degli attori scommette che riuscirà a mettere in scena una propria esuberante versione del Giro del mondo di cui ha letto con interesse sul giornale. Raccontare 150 anni della propria storia è un viaggio tutt’altro che semplice. La Filodrammatica lo affronta salpando alla fine dell’Ottocento e navigando attraverso un secolo e mezzo di avventure sul palcoscenico. Il viaggio pesca 12 scene tra gli spettacoli più rappresentati nel proprio repertorio: non solo commedie come l’intramontabile “En malgàr … ma che om!” ma anche operette quali “Volendam” e “Ma chi è … ?” fino ai più recenti musical “Peter e Wendy”, “Sette spose per sette fratelli” e gli “AristoMatti”. Le scene iniziali dei due atti sono accompagnate dalle note tratte da sinfonie celebri composte da Verdi e Tchaikovsky quello stesso anno, il 1872 appunto, mentre il coro finale è un omaggio al teatro. Il tutto condito da musiche e coreografie che animano e raccordano le varie scene. La sequenza di quadri, pur essendo molto eterogenei per linguaggio, forma teatrale, contesto, viene nell’insieme amalgamata proponendo quale filo conduttore le tappe del viaggio che Phileas Fogg, Passepartout e Auda – personaggi della trama originale di Jules Verne – raggiungono nel loro giro intorno al mondo
Rassegna Buona domenica a teatro - UILT