martedì 28 febbraio 2023 ore 20.30

Giulio meets Ramy / Ramy meets Giulio

spettacolo teatrale

> di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani > con Ramy Essam, Enrico Castellani, Valeria Raimondi e Amani Sadat > direzione di scena Luca Scotton > produzione Teatro Metastasio di Prato

Babilonia Teatri parte dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo il 25 gennaio 2016. Per costruire con Giulio meets Ramy / Ramy meets Giulio uno spettacolo che ci mette davanti un cittadino italiano, con passaporto italiano, che subisce lo stesso trattamento che generalmente spetta agli egiziani invisi al regime. Sul palco, a cantare contro i regimi, c’è Ramy Essam, conosciuto oggi in Egitto come la voce della rivoluzione, dal 2014 in esilio con sulla sua testa un mandato di cattura per terrorismo, cantore da sempre di libertà e giustizia per il suo popolo. Le canzoni di Ramy danno voce a domande profondamente concrete e politiche: “Cosa significa Stato. Cosa significa giustizia. Cosa significa potere. Cosa significa polizia. Cosa significa processo. Cosa significa legalità. Cosa significa carcere. Cosa significa tortura. Cosa significa opinione pubblica. Cosa significano giornalismo e libertà d’informazione”. L’intento ultimo è una riflessione su quali siano le priorità e quali i valori che lo Stato pone a suo fondamento, quali gli obiettivi che persegue e i diritti che tutela.

BIGLIETTI: Intero: 15 € | CCard: 10 € | CCard Young: 6 €

Evento realizzato in collaborazione con il Centro per la pace di Bolzano

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venerdì 3 marzo 2023 ore 20.30

Cosa Nostra spiegata ai bambini

spettacolo teatrale

> di Stefano Massini > con Ottavia Piccolo > musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo > regia Sandra Mangini > visual Raffaella Rivi > disegno luci Gianni Bertoli > una co-produzione Argot Produzioni, Officine della Cultura, Infinito Produzioni, Teatro Carcano Milano > con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura

 

Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno. Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce: personaggi come Haifa in Occident Express o come Elda in Cosa nostra spiegata ai bambini. A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile di un anno dopo, Elda Pucci è sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, i miliardi dell’eroina, gli assassini del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, la Dottoressa, si costituisce parte civile in un processo di mafia. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.

BIGLIETTI: Intero: 15 € | CCard: 10 € | CCard Young: 6 €

Evento realizzato in collaborazione con UNICEF BOLZANO

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giovedì 9 marzo 2023 ore 18

Se la gioventù le negherà il consenso

In dialogo con i testimoni a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio

Presentazione

> con i ragazzi protagonisti del progetto > Alberto Conci, professore Liceo Leonardo da Vinci di Trento

Capaci, 23 maggio 1992 - Via D’Amelio, 19 luglio 1992. Sono i luoghi e le date delle stragi mafiose di cui furono vittime Giovanni Falcone - con Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani - e Paolo Borsellino - con Emanuela Loi, Eddie Walter Max Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli. Trent’anni ci separano dalla morte tragica di queste persone coraggiose, la cui vicenda umana e civile ha però ancora molto da dire. Da qui l’idea, confluita poi in questo libro (Àncora 2022), di affrontare questo trentesimo anniversario mettendo a confronto, in un dialogo intergenerazionale, chi ha vissuto quel periodo e un folto gruppo di ragazzi e ragazze, che hanno preparato e condotto in prima persona gli incontri con familiari delle vittime, magistrati, giornalisti ed esponenti della società civile.

DOVE: Sala don Lino Giuliani Centro Culturale Cristallo - 2° piano

BIGLIETTI: Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

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venerdì 10 marzo 2023 ore 20.30

Tutto quello che volevo

Storia di una sentenza

Spettacolo teatrale

> di e con Cinzia Spanò > regia Roberto Recchia > video del “Sogno” di Paolo Turro > datore luci Matteo Crespi > fonico Gianfranco Turco > voci di Irene Canali (Laura) e Ferdinando Bruni, Federico Vanni, Francesco Bonomo, Giovanna Guida > con l’amichevole collaborazione di Francesco Bolo Rossini > produzione Teatro dell’Elfo

Questo spettacolo è dedicato alla Giudice Paola Di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza. Cinzia Spanò prosegue la riflessione sul femminile, iniziata con La Moglie, raccontando l’incontro tra due figure molto diverse, ma legate entrambe dal bisogno di collocarsi dentro la propria storia per diventare pienamente ciò che sono. Fece molto scalpore, qualche anno fa, la storia di due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse frequentanti uno dei licei migliori della capitale, che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due ragazze tutti appartenenti alla cosiddetta ‘Roma-bene’. La vasta indagine che è seguita alla scoperta della vicenda ha visto coinvolte e processate un altissimo numero di persone tra clienti e sfruttatori. All’epoca, attraverso una narrazione facente leva prevalentemente sugli stereotipi, i media hanno fortemente inquinato la lettura collettiva della vicenda. Lo stigma è caduto soprattutto sulle giovani, che proprio in virtù del fatto di non essere percepite come vittime sono divenute vittime una seconda volta. Attraverso lo sguardo della giudice andiamo alla scoperta di un’altra realtà, molto diversa da quella che avevamo immaginato.

BIGLIETTI: Intero: 15 € | CCard: 10 € | CCard Young: 6 €

Evento realizzato in collaborazione con UNICEF BOLZANO

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martedì 21 marzo 2023 ore 18

Fiammetta Borsellino racconta papà Paolo

Storia di una sentenza

Conferenza

> con Fiammetta Borsellino > modera Giuseppe Spadaro, presidente ANM Trentino – Alto Adige

Fiammetta è la minore dei tre figli di Agnese e Paolo Borsellino. Quando nel 1992 il magistrato morì lei aveva 19 anni e si trovava in Thailandia, una vacanza che sarebbe dovuta servire per vivere qualche giorno spensierato lontano dalla sua vita blindata, fatta di scorte e paure. Ma la speranza di un po’ di tranquillità fu interrotta dallo scoppio di un’autobomba. “Amo ricordare di mio padre quella sua incredibile capacità di non prendersi mai sul serio ma al tempo stesso di prendersi gioco di taluni suoi interlocutori.” – ha dichiarato Fiammetta in una delle sue rare interviste - “Queste qualità caratteriali l’hanno aiutato in vita ad affrontare di petto qualsiasi cosa minasse il suo ideale di società pulita e trasparente e ne sono sicura lo avrebbero accompagnato ancora in questo particolare periodo storico, in cui l’illegalità e la corruzione continuano ad essere fenomeni dilaganti nel nostro paese.” Fiammetta non finirà mai di ringraziare il padre per averle fatto capire “il reale significato della parola ‘vivere’ e del ‘combattere per i propri ideali’ per il raggiungimento dei quali, come disse più di una volta ‘è bello morire’.”

GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE

BIGLIETTI: Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

MATINEÈ PER LE SCUOLE: ore 9.30

Evento realizzato in collaborazione con UNICEF BOLZANO

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giovedì 13 aprile 2023 ore 18

L'abbraccio

Storia di Antonino e Stefano Saetta

Docufilm

> documentario, lungometraggio di Davide Lorenzano > prodotto da Bridge Film, 2020 > con Davide Lorenzano

Storia di Antonino e Stefano Saetta alla presenza del regista, Davide Lorenzano, giornalista e regista, attento alla ricerca storica e ai nuovi linguaggi, ha lavorato dapprima come consulente editoriale per piccole case editrici e collaborato con quotidiani e giornali online come il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano, il Giornale di Sicilia, The Post Internazionale occupandosi per lo più di organizzazioni criminali, ambiente e società. In questo suo lavoro racconta la notte del 25 settembre 1988: la luna è piena e irradia la Statale 640 che da Agrigento conduce a Caltanissetta. Un’auto è in corsa quando, all’altezza del viadotto Giurfo, è attaccata da un commando di sicari. I corpi, straziati e irriconoscibili, appartengono ad Antonino Saetta, di anni 65, presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, e al figlio Stefano. Entrambi diretti nel capoluogo siciliano, senza blindaggio né scorta, dopo avere partecipato al battesimo di un nipotino a Canicattì. Antonino, condannato a morte da Cosa nostra perché impassibile al compromesso ma donato alla causa della Giustizia e Stefano, martire inconsapevole di una realtà spregevole che non risparmia nessuno. Antonino si è occupato di importanti processi ed è anche il giudice che emana le severe condanne contro mandanti ed esecutori degli omicidi di Rocco Chinnici e del capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Perciò la mafia uccide, per la prima volta, un magistrato, il più accreditato a presiedere l’appello del Maxiprocesso, e, per la prima volta, insieme a un figlio, ritrovato con il corpo del padre riverso sul suo. Forse, l’estremo tentativo di Antonino di salvargli la vita, l’ultimo drammatico abbraccio.

DOVE: Sala don Lino Giuliani Centro Culturale Cristallo - 2° piano

BIGLIETTI: Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

Evento realizzato in collaborazione con UNICEF BOLZANO

 

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